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Le esportazioni di oro dalla Svizzera a marzo mostrano un’inversione di tendenza

esportazioni oro svizzera

Il numero e la distribuzione delle esportazioni di oro raffinato in Svizzera sono solitamente un ottimo termometro per verificare la direzione seguita dai flussi globali di oro, che di solito si spostano da Ovest ad Est. Tuttavia, l’intervento russo in Ucraina ha alterato questo andamento e, dallo scorso marzo, c’è stato un cambio di direzione in questo flusso di metallo prezioso.

Secondo l’esperto del mercato dei metalli preziosi Lawrie Williams, dal blog di Sharps Pixley, la Svizzera, pur non producendo oro, è il centro di raffinazione e distribuzione più importante al mondo. Le sue raffinerie ricevono lingotti raffinati, oro dal riciclaggio e lingotti doré (oro semiraffinato dalle miniere), fondendoli e raffinandoli per produrre lingotti delle dimensioni e della purezza richieste dagli investitori di tutto il mondo.

Sebbene le raffinerie insediate in altre parti del mondo abbiano sottratto parte della quota di mercato alla Svizzera, i dati sulle esportazioni di oro dalla Confederazione Svizzera negli ultimi mesi continuano ad essere equivalenti in volume a quasi la metà dell’oro che è estratto annualmente a livello globale. Questo li rende ancora un’ottima guida per capire dove si stanno muovendo i flussi di oro su scala globale.

Come spiega Williams, “in passato avevamo notato che circa l‘80% delle esportazioni di oro svizzere andava in Asia e Medio Oriente, con Cina, Hong Kong e India come importatori più importanti. Ma la situazione è cambiata molto a marzo 2022”.

Infatti, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ Ufficio federale delle dogane e della sicurezza delle frontiere, corrispondenti allo scorso marzo, Cina e Hong Kong hanno importato appena il 7,4% del totale, mentre l‘India ha preso il 3,3%.

Il fatto più sorprendente è che i maggiori importatori sono stati gli Stati Uniti, con il 55,2%, ed il Regno Unito, con il 12,7%.

Secondo l’esperto, “il fatto che gli Stati Uniti siano stati il maggiore importatore di oro svizzero a marzo, mentre i dati per Asia e Medio Oriente sono minimi, suggerisce un cambiamento significativo nella domanda di oro rifugio da parte degli investitori in Occidente, forse a causa del forte aumento dell’inflazione e del nervosismo per l’impatto globale della guerra tra Russia ed Ucraina”.

Un cambio di tendenza che è stato confermato anche dai dati dell’ultimo rapporto Gold Demand Trends del World Gold Council, corrispondente al primo trimestre del 2022. Secondo tale rapporto, durante i primi tre mesi di quest’anno si sono registrati significativi flussi di capitali nel mercato degli ETF sull’oro.

Bisognerà attendere i dati sulle esportazioni di oro dalla Svizzera ad aprile per vedere se questo cambiamento di tendenza nel flusso di oro da ovest ad est si sarà invertito.

Da Sharps Pixley ritengono che le esportazioni verso la Cina continueranno ad essere basse, poiché importanti centri abitati in quel Paese continuano ad essere colpiti da nuovi focolai di covid. Nel caso dell’India, le cifre sono attese in aumento, in quanto il prezzo del metallo è sceso dai massimi registrati a marzo.

Questo calo del prezzo dell’oro potrebbe influenzare anche i dati delle esportazioni verso gli Stati Uniti, sebbene l’elevata inflazione continuerà ad essere un fattore favorevole.